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L'anatomia dell'anima e la vita interiore

Nuove rivelazioni dal mondo divino

 

L'anatomia dell'anima e la vita interiore

Secondo le nuove rivelazioni divine o Nuova Parola di Dio

V. I. / 2, 4 d.c.

 

 

      Il corpo, spirituale, chiamato anima, è costituito da particole spirituali ossia atomi di luce: trilioni e trilioni di queste particole spirituali sono disposte a squame, una accanta all'altra, come quelle di un pesce. Il nostro corpo spirituale, chiamato anche corpo eterico, ossia l'anima, è dunque completamente formato da innumerevoli particoli spirituali, ovvero atomi di luce incastrate l'una nell'altra, che costituiscono un organismo spirituale vivente. Esso si trova nelle vicinanze dell'ipofisi, e, attraveso il sistema nervoso è collegato con tutto il corpo, con tutti gli organi e membra.

   Con gli occhi fisici non possiamo recepire questo nostro corpo spirituale. Eppure esso è compresso in noi ed è attivo dentro di noi.

   Nel centro della nostra anima, nel suo nucleo centrale, sono attive due particole spirituali. Esse vengono chiamate forze primordiali. con la loro interazione costituiscono il nucleo centrale dell'anima, che è il nostro vero Sé, osssia una scintilla dello Spirito divino in noi.

   Queste due particole spirituali sono in armonia assoluta tra di loro e in costante intérazione. E' l'onnipotenza di Dio che opera dentro di noi.

   Tramite il nucleo centrale, ossia tramite queste due particole, la forza vitale fluisce nella nostra anima e nel corpo fisico, E' la forza primordiale, la forza eterea, il soffio di Dio.

   Queste forze vitali pervadono con il loro soffio ogni singola particola dell'anima ed ogni cellula del nostro corpo.

   Questo respiro è la forza vitale del nostro corpo. Noi respiriamo solo perché il soffio dello Spirito scorre attraverso l'anima e vivifica l'organismo. Percio' ogni respiro è compenetrato da questa eterna forza vitale.

   Respiriamo quindi consapevolemente, restando collegati con il nucleo centrale della nostra anima e, quando i pensieri ci voglio distrarre, ci concentreremo su di esso.

   Per ricevere sempre più forza vitale vogliamo tenere presente quanto detto: dire e pensare solo cose di essenziale importanza, rimettendo al Cristo cio' che non è essenziale.

Se in ogni cosa rendiamo onore a Colui che vive in noi, supereremo tutti i lati umani e avanzeremo sul cammino spirituale.

 

   L'uomo che non si è ancora risvegliato nella coscienza della propria origine spirituale e del proprio vero Essere (Essere divino) si identifica ancora in gran parte con il proprio corpo fisico. Il corpo è tuttavia solo l'involucro. Infatti, nel profondo del nostro interiore, nel profondo della nostra anima, dimora lo Spirito di Dio. La Sua luce è una forza che pervade sia il nostro corpo di sostanza sottile, cioè eterea ossia l'anima, sia l'involucro di sostanza grossolana (Il corpo fisico). Questo involucro, il corpo fisico, è caduco. L'anima purificata, ossia il corpo etereo, rachiude in sé il nostro vero Essere immortale, la forma di esistenza spirituale che è l'immagine del nostro Padre celeste, il figlio di Dio.

   Le forze vitali e guaritrici che provengono dalla Forza Primordiale, da Dio, affluiscono in noi attraverso il nucleo centrale della nostra anima. Il nucleo centrale, chiamato anche cuore del corpo eterico o cuore dell'anima, risiede nella nostra testa. Esso è il nucleo che racchiude in sé la vita, è la nostra fonte spirituale. Tramite questo nucleo centrale dell'anima siamo collegati direttamente col Divino.

   Nel cammino spirituale è più facile percorrere la via dall'alto verso il basso, e non risalire dal basso verso la vetta della vita, verso Dio, nostro Padre.

   Alcuni credono di poter evitare questa via faticosa e pensano che sia sufficiente credere intellettualmente nel Cristo, dato che sul Golgota, il Signore avrebbe espiato tutte le nostre colpe. Anche se sul Golgota si è compiuto l'evento più importante per il bene di tutti gli uomini e di tutte le anime e il Figlio di Dio ha donato a ciascuno di noi la Sua forza di redenzione, che ci permette di ritornare al Padre, siamo noi, ognuno di noi, che dobbiamo percorrere questa via. Se Gesù Cristo avesse espiato tutte le nostre colpe sulla croce non ci sarebbero più uomini peccatori sulla terra. E la vita sulla terra sarebbe molto bella ! La terra sarebbe veramente il giardino dell'Eden, gli uomini sarebbero santificati, privi di macchia, pacifici. Tuttavia, dato che siamo ben lontani da tutto cio', dobbiamo ammettere  che coloro che pensano sia sufficiente credere in Gesù Cristo per essere liberi da ogni colpa ingannano se stessi ed anche gli altri.

   Il Cristo ci ha portato la forza della redenzione, la Sua luce. Tuttavia, noi uomini abbiamo il compito di viluppare sempre più la luce della nostra anima, la luce redentrice, nella scuola di via chiamata terra. La fede in Dio e la dedizione a Lui sono i presupposti, tuttavia la redenzione si compie solo percorrendo il sentiero interiore, orientandosi spiritualmente passo dopo passo e nobilitando la parte umana, purificandola sulla via della  autoconoscenza. Dobbiamo illuminare ogni angolo della nostra coscienza per ridivenire l'essere luminoso che è in grado di rientrare nell'eterna Patria di Luce e amore. Possiamo avvicinarci alla Legge Assoluta, all'eterno Santo, solo se adempiamo il compito della nostra vita, che consiste nel riconoscere e realizzare le eterne Leggi, le Leggi della vita universale.

   Ogni anima percorre questa via. Se non lo fa in questa vita terrena, la percorrerà nelle sfere di purificazione o in successive incarnazioni.

   Quando iniziamo a percorrere la Via Interiore e ad orientarci sul principio divino, molti di noi sentono ancora questo cambiamento come una costrizione, poiché l'uomo pigro si stacca malvolentieri  dai suoi pensieri e sentimenti abituali. Sono necessarie buona volontà e pazienza per riuscire a mettere sotto controllo il corpo che è stato abituato per anni e decenni a comportarsi secondo gli schemi del mondo.

   Quando l'uomo che anela a Dio ha superato con buona volontà un tratto di strada, la Via Interiore diventa una continua fonte di gioia. Il primo tratto più duro, in cui il corpo impara ad ubbidire, è stato superato. Le forze superiori agiscono cosi sempre più intensamente dentro di noi, illuminano ed elevano la coscienza al di sopra della valle che abbiamo cosi lasciato alle spalle. Attirato con potenza dall'eterno campo energetico, Dio, il viandante percorre quindi con passo leggero la grande strada di luce che lo conduce a casa, nel grembo dell'eterno Padre, nel Regno della pace perenne e dell'amore, dove regnano la bellezza, l'armonia e l'unità.

   Dio, nostro Padre, dona incessantemente.

   Il Cristo, la cui luce ci rafforza è attiva in noi, ci accompagna e ci aiuta con infinita bontà e pazienza. Egli ci aiuta a rialzarci quando cadiamo; ci incoraggia e non ci lascia mai soli. Porgiamogli anche noi continuamente la nostra mano, egli non aspetta altro ! 



15/03/2016

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